Attestazione SOA obbligatoria, che cos’è, requisiti, a cosa serve

Attestazione SOA obbligatoria dal 2023, ecco tutto ciò che c’è da sapere

ATTESTAZIONE SOA OBBLIGATORIA? Dal 1 luglio 2023 la certificazione SOA sarà obbligatoria per tutte quelle imprese che possono usufruire dei bonus edilizi. Ma entriamo nel dettaglio.

Che cos’è l’attestazione SOA?

L’Attestazione SOA è una certificazione obbligatoria che serve alle imprese che partecipano ad appalti pubblici. Si tratta, quindi, di un documento che dimostra che l’impresa può eseguire opere pubbliche di lavori che hanno un importo superiore a 150 mila euro. Questa esecuzione può essere fatta direttamente dall’impresa o in subappalto.

La certificazione, inoltre, attesta e garantisce il possesso di tutti i requisiti di legge da parte dell’impresa stessa.

A cosa serve l’attestazione SOA?

Innanzitutto c’è da ricordare che l’attestazione SOA vale 5 anni ed è rilasciata in seguito alla validazione dei documenti prodotti dall’impresa. Questa certificazione serve per rendere l’azienda qualificata all’appalto di lavori per categorie di opere e per classifiche di importi.

Quando parliamo di categorie di opere, ci riferiamo a una divisione di ben cinquantadue classi:

  • 13 rappresentano opere di carattere generale, come edilizia civile, industriale, fogne, acquedotti…
  • 39, invece, si occupano di opere specializzate, nello specifico, impianti, restauri, scavi, demolizioni e molto altro.

Come si può intuire, la categoria di opera si lega all’attività dell’azienda e alle tipologie dei lavori che svolge.

Se, invece, ci riferiamo alle classifiche di importi, la divisione è effettuata per dieci categorie, identificate da in numero romano e da un controvalore corrispondente, nello specifico:

  • I – fino a 250 mila euro;
  • II – fino a 516 mila euro;
  • III – fino a 1 milione e 33 mila euro
  • III bis – fino a 1 milione e 500 mila euro
  • IV – fino a 2 milioni e 582 mila euro
  • IV bis – fino a 3 milioni e 500 mila euro
  • V – fino a 5 milioni e 165 mila euro
  • VI – fino a 10 milioni e 329 mila euro
  • VII – fino a 15 milioni e 494 mila euro
  • VIII – oltre 15 milioni e 494 mila euro

In base a questo, le imprese hanno la possibilità di partecipare ad appalti il cui importo è pari alla cifra presente nella classifica aumentata del 20%. Per esempio, un’impresa che ricade nella categoria IV bis (fino a 3 milioni e 500 mila euro), potrà partecipare ad appalti fino a un importo pari a 4 milioni e 200 mila euro.

Quali sono i requisiti per ricevere l’attestazione SOA?

I requisiti si dividono anch’essi in diverse categorie.

Requisiti di ordine generale

  • Regolarità rispetto alla normativa antimafia e ai requisiti di moralità professionale;
  • Iscrizione al Registro delle imprese;
  • Regolarità ai fini delle norme che regolano il diritto al lavoro dei disabili;
  • Assenza di procedure concorsuali;
  • Regolarità e assenza di violazioni gravi nello svolgimento delle attività d’impresa;
  • Non produzione di false dichiarazioni con dolo o colpa grave;
  • Regolarità del Documento Unico di Regolarità Contributiva.

Requisiti di capacità tecnica e del direttore tecnico

  • Idonea direzione tecnica (titolo di studio del direttore tecnico; ruolo di direttore tecnico);
  • Esecuzione di lavori in singole categorie di importo non inferiore al 90% di quello della classifica che si richiede;
  • Lavori di punta: uno o due o tre lavori in ogni categoria richiesta. In base al numero si adeguano le percentuali di importo. 40% nel primo caso, 55% nel secondo e 65% nel terzo caso;

Requisiti di capacità economica

  • Idoneo organico medio annuo;
  • Cifra d’affari in lavori pari al 100% degli importi delle classifiche richieste;
  • Idoneo attrezzatura tecnica non inferiore al 2% della cifra d’affari in lavori (l’attrezzatura a nolo non può superare il 60% del valore totale);
  • Patrimonio netto in positivo con riferimento all’ultimo bilancio presentato.

Attestazione SOA obbligatoria: che cosa cambia dal 2023?

Come dicevamo in apertura, l’attestazione SOA obbligatoria sarà in vigore dal 1 luglio 2023 per i lavori superiori a 516 mila euro che accedono a incentivi fiscali, i cosiddetti bonus edilizi.

L’emendamento presentato dai senatori di Italia Viva è stato approvato dalle commissioni Finanza e Industria e introduce un meccanismo di qualificazione delle imprese che operano con importo superiore a quanto detto.

Dal 1 gennaio al 30 giugno 2023, per ottenere il Super Bonus e gli altri bonus edilizi, dunque, le imprese dovranno essere in possesso:

  • Dell’attestazione SOA;
  • Della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto oppure di un contratto con uno degli organismi di attestazione, finalizzato al rilascio della certificazione SOA.

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