Nome dell'autore: Filippo Sansica

RSPP, Responsabile commerciale

L’importanza del Documento di Valutazione dei Rischi: Proteggere la Sicurezza sul Lavoro

Per prevenire incidenti sul posto di lavoro e tutelare i lavoratori, la sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto cruciale. Uno strumento chiave per gestire e mitigare i rischi è il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). In questo articolo esploreremo l’importanza del DVR e come esso contribuisce a creare un ambiente di lavoro sicuro. Cos’è il Documento di Valutazione dei Rischi: Il Documento di Valutazione dei Rischi è un documento che identifica, valuta e gestisce i potenziali rischi per la sicurezza sul lavoro. Esso rappresenta uno strumento fondamentale per il datore di lavoro, in quanto consente di individuare le aree a rischio e adottare misure preventive adeguate. Il DVR si basa su una valutazione sistematica dei rischi presenti nell’ambiente lavorativo e si focalizza su vari aspetti, come la sicurezza fisica, l’ergonomia, l’igiene e la salute. Benefici del Documento di Valutazione dei Rischi: Prevenzione degli incidenti: Il DVR permette di individuare i potenziali pericoli e adottare le misure necessarie per prevenirli. Questo aiuta a ridurre il numero di incidenti sul lavoro e a minimizzare le lesioni dei dipendenti. Conformità normativa: Il DVR è obbligatorio per legge in molti Paesi e settori. Mantenere un DVR aggiornato e aderire alle norme di sicurezza contribuisce a evitare multe e sanzioni legali. Miglioramento dell’efficienza: Una valutazione accurata dei rischi consente di identificare eventuali inefficienze e problemi nell’organizzazione del lavoro. Ciò consente di apportare miglioramenti mirati per aumentare l’efficienza complessiva e la produttività. Coinvolgimento dei dipendenti: Coinvolgere i dipendenti nella valutazione dei rischi può migliorare il senso di responsabilità e il loro coinvolgimento nella sicurezza sul lavoro. Il DVR può essere utilizzato come strumento per la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori sui rischi e le misure preventive. Riduzione dei costi: Investire nella prevenzione dei rischi può comportare una riduzione dei costi a lungo termine. La prevenzione degli incidenti evita interruzioni della produzione, assenze per malattia e spese legali, contribuendo a un risparmio significativo per l’azienda.  Come creare un Documento di Valutazione dei Rischi efficace: Identificare i rischi: Effettuare una valutazione dettagliata degli ambienti di lavoro, delle attività svolte e delle sostanze utilizzate per individuare i potenziali rischi. Valutare i rischi: Determinare la gravità e la probabilità di ciascun rischio identificato. Assegnare un punteggio per valutare la priorità degli interventi necessari. Adottare misure preventive: Sulla base della valutazione dei rischi, implementare le misure preventive adeguate per mitigare o eliminare i pericoli. Queste misure possono includere la fornitura di dispositivi di sicurezza, la formazione dei dipendenti o la modifica dei processi di lavoro. Monitorare e aggiornare: Il DVR deve essere periodicamente rivisto per tenerlo aggiornato. Monitorare l’efficacia delle misure adottate e apportare eventuali modifiche in base ai cambiamenti delle attività lavorative o alle nuove normative. Conclusioni: La valutazione dei rischi sul lavoro è un elemento cruciale per garantire la sicurezza dei dipendenti e prevenire incidenti. Il Documento di Valutazione dei Rischi fornisce una struttura per identificare e gestire i pericoli, migliorando l’efficienza, riducendo i costi e promuovendo un ambiente di lavoro sicuro. Investire nella prevenzione dei rischi è un dovere e una responsabilità di ogni datore di lavoro per proteggere la salute e il benessere dei propri dipendenti.

L’importanza del Documento di Valutazione dei Rischi: Proteggere la Sicurezza sul Lavoro Leggi tutto »

Attestazione SOA obbligatoria, che cos’è, requisiti, a cosa serve

Attestazione SOA obbligatoria dal 2023, ecco tutto ciò che c’è da sapere ATTESTAZIONE SOA OBBLIGATORIA? Dal 1 luglio 2023 la certificazione SOA sarà obbligatoria per tutte quelle imprese che possono usufruire dei bonus edilizi. Ma entriamo nel dettaglio. Che cos’è l’attestazione SOA? L’Attestazione SOA è una certificazione obbligatoria che serve alle imprese che partecipano ad appalti pubblici. Si tratta, quindi, di un documento che dimostra che l’impresa può eseguire opere pubbliche di lavori che hanno un importo superiore a 150 mila euro. Questa esecuzione può essere fatta direttamente dall’impresa o in subappalto. La certificazione, inoltre, attesta e garantisce il possesso di tutti i requisiti di legge da parte dell’impresa stessa. A cosa serve l’attestazione SOA? Innanzitutto c’è da ricordare che l’attestazione SOA vale 5 anni ed è rilasciata in seguito alla validazione dei documenti prodotti dall’impresa. Questa certificazione serve per rendere l’azienda qualificata all’appalto di lavori per categorie di opere e per classifiche di importi. Quando parliamo di categorie di opere, ci riferiamo a una divisione di ben cinquantadue classi: Come si può intuire, la categoria di opera si lega all’attività dell’azienda e alle tipologie dei lavori che svolge. Se, invece, ci riferiamo alle classifiche di importi, la divisione è effettuata per dieci categorie, identificate da in numero romano e da un controvalore corrispondente, nello specifico: In base a questo, le imprese hanno la possibilità di partecipare ad appalti il cui importo è pari alla cifra presente nella classifica aumentata del 20%. Per esempio, un’impresa che ricade nella categoria IV bis (fino a 3 milioni e 500 mila euro), potrà partecipare ad appalti fino a un importo pari a 4 milioni e 200 mila euro. Quali sono i requisiti per ricevere l’attestazione SOA? I requisiti si dividono anch’essi in diverse categorie. Requisiti di ordine generale Requisiti di capacità tecnica e del direttore tecnico Requisiti di capacità economica Attestazione SOA obbligatoria: che cosa cambia dal 2023? Come dicevamo in apertura, l’attestazione SOA obbligatoria sarà in vigore dal 1 luglio 2023 per i lavori superiori a 516 mila euro che accedono a incentivi fiscali, i cosiddetti bonus edilizi. L’emendamento presentato dai senatori di Italia Viva è stato approvato dalle commissioni Finanza e Industria e introduce un meccanismo di qualificazione delle imprese che operano con importo superiore a quanto detto. Dal 1 gennaio al 30 giugno 2023, per ottenere il Super Bonus e gli altri bonus edilizi, dunque, le imprese dovranno essere in possesso: Che cosa può fare Le Vele Servizi S.r.l. per la tua azienda? Se finora hai potuto partecipare agli appalti senza l’attestazione SOA, come hai potuto vedere le cose stanno per cambiare. Il 2023 sembra lontano, ma è bene non farsi trovare impreparati! Contattaci per una consulenza e scopri come possiamo aiutare la tua azienda per conseguire l’attestazione SOA! Cosa ne pensi? Dicci la tua! Instagram Linkedin

Attestazione SOA obbligatoria, che cos’è, requisiti, a cosa serve Leggi tutto »

Infortunio sul lavoro cosa fare quando accade

Infortunio sul lavoro cosa fare quando accade? Ecco tutto ciò che c’è da sapere Una domanda da porsi quando si ricoprono ruoli relativi alla salute e sicurezza nella realtà aziendale riguarda di sicuro l’infortunio sul lavoro cosa fare in caso questo avvenga? In caso di infortunio, anche in itinere e a prescindere dalla prognosi, il lavoratore deve immediatamente avvisare o far avvisare, nel caso in cui non potesse, il proprio datore di lavoro. La segnalazione dell’infortunio deve essere fatta anche nel caso di lesioni di lieve entità. In base alla gravità dell’infortunio, il lavoratore può: In ogni caso, occorre spiegare al medico come e dove è avvenuto l’infortunio. Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro è obbligato a rilasciare il certificato medico nel quale sono indicati la diagnosi e il numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore. Il lavoratore è obbligato a dare immediata notizia al datore di lavoro di qualsiasi infortunio gli accada, anche se di lieve entità (art. 52, d.p.r. n.1124/1965 e s.m.i.). Non ottemperando a tale obbligo, e nel caso in cui il datore di lavoro non abbia provveduto all’inoltro della denuncia/comunicazione nei termini di legge, l’infortunato perde il diritto all’indennità di temporanea per i giorni ad esso antecedenti. Per assolvere a tale obbligo il lavoratore deve fornire al datore di lavoro il numero identificativo del certificato medico, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati nel certificato stesso. Infortunio sul lavoro cosa fare se il datore di lavoro non lo denuncia? Il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico (numero identificativo del certificato, data di rilascio e periodo di prognosi) già trasmesso per via telematica all’Istituto direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio. Se il datore di lavoro non dovesse denunciare all’Inail l’infortunio, può farlo il lavoratore recandosi presso la sede Inail competente con la copia del certificato rilasciato dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio. Come comportarsi in caso di ricaduta Se dopo la ripresa dell’attività lavorativa il lavoratore si sente male per motivi conseguenti all’infortunio e torna al pronto soccorso o dal proprio medico, nel certificato rilasciato deve essere specificato che si tratta di ricaduta dall’infortunio già comunicato (Riammissione in temporanea). Il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali La legislazione attuale garantisce al lavoratore dipendente il diritto alle prestazioni previdenziali anche quando il datore di lavoro non gli ha versato i contributi. È tuttavia onere del dipendente che si accorga di avere la posizione contributiva non in regola di effettuare la denuncia all’Inps affinché l’Istituto si attivi per la riscossione degli stessi. Sulla base del principio dell’”automaticità delle prestazioni”, l’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio sul lavoro o contraggono una malattia professionale mediante l’erogazione di prestazioni economiche, sanitarie e integrative, anche se il datore di lavoro non ha versato regolarmente il premio assicurativo. Al principio dell’automaticità delle prestazioni fanno eccezione: Fonte: INAIL Cosa ne pensi? Dicci la tua! Instagram Linkedin

Infortunio sul lavoro cosa fare quando accade Leggi tutto »

Torna in alto